Lisozima e sistema immunitario: cos’è e dove si trova

MOLECOLA DI LISOZIMA crediti immagine Giubilesiassociati

l lisozima è un enzima biologico privo di tossicità (peptidoglicano N-acetilmuramoilidrolasi) presente in buona parte dei liquidi del nostro corpo. I livelli presenti in via naturale nel nostro organismo possono essere sostenuti con integratori e alimenti specifici.

Nel corpo lo troviamo nella saliva, nelle lacrime, nel sangue, nei succhi gastrici, nello sperma, nel latte materno e nel liquido amniotico.

Questa molecola si trova nel bianco dell’uovo e in alimenti come il latte d’asina, è inoltre ampiamente utilizzata come conservante nell’industria alimentare.

Assumendolo rinforziamo il sistema immunitario e proteggiamo l’organismo dalle infezioni batteriche dell’apparato respiratorio.

Oltre a rafforzare il sistema immunitario il Lisozima è un coadiuvante naturale utile per diverse condizioni, come:

  • Cefalea
  • Raffreddore
  • Infezioni della gola e del cavo orale
  • Disturbi intestinali
  • Acne

Assumerlo dai giusti alimenti o come integratore può favorire il trattamento dei sintomi influenzali, di malattie polmonari croniche, e problematiche legate a deficit immunitari.

La storia del Lisozima prima del Dr. Di Bella

La peptidoglicano N-acetilmuramoilidrolasi é stata osservata nel 1922 da Alexander Fleming, il medico biologo scozzese che prese il premio Nobel per la scoperta della penicillina nel 1928.

La scoperta avvenne in modo del tutto casuale. Fleming osservò la sua azione battericida dopo aver messo il suo muco nasale su una piastra per osservare la crescita delle colture cellulari.

Dopo qualche settimana, il biologo ebbe modo di constatare che questo enzima possedeva delle forti proprietà antibatteriche. Questa scoperta gettò le basi per la successiva indagine scientifica sulle proprietà della molecola.

Proprietà del Lisozima per il sistema immunitario

Oggi sappiamo che questa molecola biologica ha proprietà antivirali, immunomodulanti, antinfiammatorie e battericide. Svolge una funzione difensiva contro microbi ed agenti patogeni, in questo modo contrasta influenza, infezioni virali e raffreddamento.

Potenzia le difese dell’organismo, per questo lo consigliamo nei cambi di stagione e per sostenere la risposta immunitaria a tutte le età. Il lisozima è consigliato per favorire la normale funzione immunitaria degli over 65, insieme ad uno stile di vita sano ed equilibrato.

Recenti studi scientifici hanno dimostrato l’efficacia del lisozima come integratore alimentare per bambini e neonati al fine di rinforzare le difese immunitarie e prevenire fenomeni diarroici.

Lisozima negli alimenti: dove si trova oltre che nell’albume delle uova

Grandi quantità di lisozima sono contenute nell’albume d’uovo di gallina. Si trova naturalmente anche nel latte d’asina, e nel latte munto. In quantità inferiore lo troviamo nel pesce e nella carne.

Grazie alla forte attività antibiotica, viene utilizzato nei formaggi stagionati, come il Grana Padano, ma anche in alimenti fermentati come la birra e il vino.

Uno studio scientifico ha inoltre evidenziato la capacità del lisozima di coadiuvare alcuni batteri che potrebbero essere utilizzati come terapia contro i batteri gram negativi.

Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

Lisozima da Uovo ed Altri Alimenti

Il lisozima è presente anche negli alimenti, e da questi viene estratto per le sperimentazioni di molti studi scientifici. Gli alimenti che più ne sono ricchi sono il latte e l’albume d’uovo di gallina. Ricordando che il latte vaccino è l’unico privo di lisozima, la concentrazione maggiore dell’enzima tra le specie mammifere si ritrova nel latte d’asina, che per questo ed altre importanti caratteristiche chimico-fisiche risulta essere più simile a quello umano. È proprio grazie alla sua presenza che il latte appena munto si mantiene “fresco” per alcune ore senza subire attacchi da parte dei microrganismi. Analogo discorso può essere fatto per il pesce, che, appena pescato, forma uno strato di muco sulla sua superficie; tale muco, ricco di lisozima, lo protegge per qualche ora dagli attacchi microbici. Gli stessi meccanismi si realizzano nella carne cruda appena macinata.

In generale però, la fonte alimentare più ricca di lisozima è l’albume d’uovo, da cui spesso viene estratto il lisozima per altri impieghi: si parla per questo di lisozima da uovo.

Il lisozima è una molecola termosensibile e ciò significa che in tutte le matrici alimentari i processi termici industriali, quali blanching, pastorizzazione o sterilizzazione, denaturano tale enzima facendogli perdere la sua funzione “antibiotica”. Proprio in virtù delle sue caratteristiche antimicrobiche naturali sono oggi molteplici gli usi del lisozima come conservante alimentare (E1105) nelle tecnologie di produzione di diversi alimenti, soprattutto dei formaggi stagionati ed altri prodotti caseari. Nel formaggio Grana Padano, ad esempio, il lisozima è utilizzato per evitare gonfiori indesiderati causati dai gas derivanti dalle fermentazioni da Clostridium spp.

Ricerche scientifiche sulla molecola di lisozima

Il lisozima è un enzima costituito da 129 amminoacidi con un’azione idrolizzante nei confronti dei “peptidoglicani” che compongono la parte cellulare di alcune famiglie di batteri.

I batteri sono composti da un rivestimento di catene di carboidrati legate in maniera trasversale da piccole catene peptidiche. Il lisozima è in grado di rompere queste catene di carboidrati andando a distruggere l’integrità strutturale della parete cellulare batterica.

Una recente ricerca scientifica condotta dalle Università di Birmingham e Nottingham ha studiato il bdellovibrio batteriovorus. Si tratta di un batterio “predatore” ovvero un batterio che infetta altri microrganismi e altri batteri.

Il bdellovibrio batteriovorus è conosciuto per la sua capacità di predare altri batteri e “mangiarli” rimanendo per ore all’interno della loro cellula. Una volta consumato il suo pasto, questo batterio fuoriesce dalla cellula senza danneggiare la propria parete cellulare che è simile a quella del batterio preda.

La capacità del batterio di uscire dalle cellule – senza danneggiare la propria cellula – è stata studiata poiché potrebbe essere utilizzata come terapia contro alcuni batteri gram-negativi.

Il lisozima contenuto nei batteri predatori è in grado di distruggere la parete cellulare del batterio preda per favorire la fuga del batterio predatore.

Questa funzione del lisozima è promettente e potrebbe aprire le porte a terapie più evolute.

Integratore alimentare di lisozima

Lisozima

Il lisozima è un enzima ampiamente diffuso in natura, presente anche in diverse secrezioni biologiche umane come il muco nasale, la saliva, le lacrime o il latte materno, nelle quali costituisce una delle più importanti “sostanze barriera” contro l’invasione di batteri e virus.

I virus erpetici, gli adenovirus, i virus influenzali e numerosi altri virus, vengono nettamente inibiti dal Lisozima. In molte affezioni si può dimostrare un deficit di Lisozima, espressione di un abbassamento del potere immunitario e difensivo dell’organismo.

È documentato il suo ruolo nella resistenza alle flogosi batteriche e virali e la sua carenza è spesso associata a fragilità degli epiteli aerodigestivi superiori e alla frequenza ed intensità di recidive.

L’azione antibatterica si esplica tramite lisi della parete dei batteri attraverso la scissione delle strutture mucopolisaccaridiche delle membrane cellulari e la liberazione di molecole ad attività immunitaria e antitumorale.

L’attività antivirale del lisozima si esplica attraverso la sua capacità di legarsi con gli acidi nucleinici (DNA, RNA) e con le lipoproteine, elementi costitutivi di tutti i virus, ed essenziali per la loro vita.

Il lisozima stimola l’immunità innata, ha azione antiflogistica ed interviene anche a livello dell’ecosistema batterico intestinale dove stimola la proliferazione della flora acidofila e favorisce il riequilibrio tra processi fermentativi e putrefattivi.

Un’azione di grande interesse ed importanza è svolta dal lisozima nel passaggio dall’alimentazione al seno e quella vaccina o artificiale.

Il latte materno contiene il Lactobacillus bifidus, assente nel latte vaccino ed in quello artificiale. Dopo il periodo di svezzamento fisiologico da parte della mamma, la flora batterica del bambino subisce notevoli modifiche non positive. La vegetazione gram-positiva diventa gram-negativa, favorendo inoltre lo sviluppo della Candida.

L’assunzione del lisozima ostacola questo processo.

Questo enzima, inoltre migliora la digestione del latte vaccino in quanto favorisce l’azione dei fermenti proteolitici, determinando così un incremento dell’assorbimento intestinale delle proteine.


Lisozima e Farmaci

Dati bibliografici mostrano che il lisozima “in vitro” è in grado di potenziare l’attività antibatterica di numerosi antibiotici, in particolare penicilline e cefalosporine.

I principali effetti farmacologici del lisozima sono rappresentati dalle azioni antibatteriche, antivirali ed immunomodulanti. Dotato di molteplici e complesse azioni, enzimatiche e non, ha rivelato sorprendenti e nuove proprietà terapeutiche in molteplici affezioni, grazie alle sue proprietà antinfettive ed immunostimolanti. Inoltre presenta un ampio spettro d’azione ed elevata efficacia. Queste caratteristiche, insieme al basso costo, all’assenza di tossicità e alla facile maneggevolezza, ne hanno favorito l’utilizzo come principio attivo sotto forma di compresse. Il lisozima cloridrato viene impiegato per uso sistemico contro batteri e virus che possono essere dannosi per l’apparato orale e respiratorio, oltre che quello gastroenterico, soprattutto in situazioni di virosi recidivanti e condizioni di immunodepressione. L’assunzione di lisozima viene dunque consigliata in caso di infezioni, a soggetti immunodepressi, anziani o soggetti a rischio affetti da problemi respiratori o cardiovascolari e ai bambini e neonati, per rafforzare il sistema immunitario.

Come assumere lisozima, dunque, e quanto assumerne? Generalmente il lisozima può essere integrato, previo consenso e/o prescrizione medica, dai 500 mg fino ai 3 grammi giornalieri.

Si può assumere lisozima in diverse forme, come polvere o compresse, per ripristinare o aumentare i livelli della proteina enzimatica naturalmente presenti nell’organismo, e per stimolare il sistema immunitario. In posologie significative, assumere 3 o più grammi di lisozima intervallati nel corso della giornata, somministrati in modo continuativo fino alla scomparsa dei sintomi, offre positivo riscontro negli stati influenzali, a condizione che ad esso si uniscano vitamina A e vitamina C. (tratto da Vitalprogram)

Bibliografia


Proposte di Vitamineral per integrare Lisozima

Oltre all’integratore che si chiama IMMUNO ed è un mix con altri elementi per proteggersi dall’influenza proposto da Fitosofia, da cui ho preso in prestito l’articolo sul Lisozima, ho fatto ricerche e trovato diverse altre forme di integrazione per il Lisozima, sia puro che in formulazioni mix.

Forme pure di Lisozima in polvere “food grade” (ad uso alimentare) da siti di materie prime per l’integrazione e per l’industria casearia, Lisozima è usato per ridurre la carica batterica nei formaggi, specie per il parmigiano.

  • Tecnolatte (*) USA IL codice sconto 23Vitamineral5 ATTIVO FINO AL 31/12/2023
  • Dermolife
Forma galenica ED INTEGRATORI IN COMPRESSE E CAPSULE di Lisozima
  •  da Farmacia OVF
    • Lisozima 500 mg 30 capsule  (contiene anche lattoalbumina) – Si può ordinare direttamente sul sito senza ricetta perché l’indicazione che danno è di un dosaggio minimo (solo 500 mg al giorno)
  • Vital Program(sito online)
    • Immunovit ( Lattoferrina, Vitamina D3, Vitamina C, Zinco, Selenio, Vitamina E, Beta-carotene, Lisozima, Quercetina, Estratto di rosmarino, Echinacea, N-Acetil-Cisteina e vitamine del gruppo B) – nota bene, ogni dose contiene solo 200 mg di lisozima!

Liberatoria (Disclaimer)

Dichiarazione di non responsabilità: questo articolo non è destinato a fornire consulenza medica, diagnosi o trattamento.
Vitamineral non si assume responsabilità per la scelta degli integratori proposti eventualmente nell’articolo.


image_pdfsalva articolo in PDFimage_printstampa articolo o scarica contenuti